Se ne parla ormai da anni, sui giornali, al bar, a riunioni di associazioni e di organi amministrativi.... e' sulla bocca di tutti ma non tutti sanno cos'e'.
Infatti e' sulla bocca di tutti, ma su Internet ancora NON C'E' NULLA A RIGUARDO DI QUESTO IMPORTANTE ARGOMENTO.
Scrivendo questo articolo non voglio, da bravo "giornalista", prender parte ma CREDO NELL'INFORMAZIONE. Perche' una persona non puo' prendere una posizione a riguardo se non sta come stanno le cose fino in fondo!!!!! E una persona non puo' certo ragionare con la propria testa e giungere a una decisione se le informazioni le riceve solo da una parte, come opinioni soggettive.
Vogliamo quindi mettere su Internet quante piu' informazioni sono in nostro possesso, chiare e limpide cosi' come sono, perche' voi stessi traiate le vostre conclusioni!!!!!!
Noi amministratori del sito Prodolon.it ci scusiamo e ci vergogniamo per non aver mai avuto tempo finora di porre questo argomento su Internet, questo articolo e' stato creato il 28/10/2007 sul blog di Chei di Prodolon ma ora cogliamo l'occasione dell'apertura del Nuovo Sito www.Prodolon.it per inserire questo argomento e i suoi sviluppi.
Per chi non fosse a conoscenza di questo problema che sta da tempo interessando San Vito Al Tagliamento, Prodolone, Casarsa della Delizia, e molti altri comuni e localita', cerchero' di riassumerlo brevemente:
Ancor molti anni fa il comune di San Vito al T. e i comuni limitrofi si sono resi conto della necessita' di costruire una strada di grosse dimensioni per lo scorrimento del traffico pesante. Il traffico pesante e' costituito da tir e veicoli che fanno tratte lunghe e quindi sono "di passaggio". Per contro il traffico locale riguarda invece veicoli provenienti o diretti alle localita' menzionate. Entrambi sono problemi rilevanti. Ma mentre il traffico locale e' un problema difficilmente risolvibile (se devo andare da san vito a casarsa non posso prendere l'autostrada), il traffico pesante si puo' deviare senza alcuna conseguenza per il camionista che deve andare da Villotta a Codroipo (e' solo un esempio), alleggerendo tuttavia la viabilita' delle strade che passano per le zone abitate.
Allora il Comune progetto' due possibili tracciati:
Due tracciati dove partenza e arrivo sono simili, cambia il percorso.
Il primo tracciato, ancora presente nel PianoStruttura del PRGC di San Vito (Piano Regolatore, cioe' il progetto per far interagire tutti gli elementi di una cittadina, strade, industrie, attivita' pubbliche ecc), era fino al dicembre 1998 l'unico tracciato da sempre previsto e da sempre presente nel PRGC. Nel dicembre 1998 il Comune scelse il secondo tracciato, ritenendolo "piu' economico".
Da quella volta il Comune non ha piu' voluto ripensare a questa decisione.
Gli abitanti di Prodolone, perche' si sentivano maggiormente "minacciati" dai problemi che comporterebbe il secondo tracciato, ma non solo questi, anche molte altre persone di San Giovanni, Casarsa, San Vito, sono sempre stati contrari al secondo tracciato per numerosi motivi fra i quali i piu' importanti sono questi:
1) scarsa funzionalita': il secondo tracciato non soddisfa le condizioni create dal PRGC da quasi quaran'anni! Il primo tracciato libererebbe San Vito dal traffico, deviandolo a largo, e si congiungerebbe giustamente direttamente nella Pontebbana da dove viene e dove va la maggior parte del traffico pesante. Andrebbe quindi a servire egregiamente tutte quelle attivita' produttive e commerciali lungo San Vito Sud (ad es. la zona artigianale Favria, il concessionario, il consorzio agrario, l'eventuale carcere, scuole ospedali e chi piu' ne ha piu' ne metta), e lungo la Z.I.PonteRosso fornendone un accesso per chi proviene da Gleris o Villotta o dalla Pontebbana. Il secondo tracciato invece aggraverebbe la situazione perche' alleggerirebbe il traffico di San Vito in minore misura rispetto all'altro, e anzi appesantirebbe il traffico lungo lo stradone SanVito-Casarsa; non servirebbe direttamente alcuna attivita' (bisognerebbe continuare ad attraversare San Vito), e neanche il PonteRosso ne trarrebbe beneficio perche' si vedrebbe accollato tutto il traffico del tracciato, che per raggiungere la Pontebbana dividerebbe in due la Z.I. stessa! Il secondo tracciato prevede ben 5 rotonde in 5 km, per raccordarsi con i viali e le strade intersecate. Le rotonde ovviamente, per potersi posizionare letteralmente fra le case, sono di piccole dimensioni e non permetterebbero lo scorrere del traffico, mescolando quello pesante a quello locale con evidenti ingorghi.
2) impatto ambientale: il secondo tracciato deturperebbe irreversibilmente i beni naturali e storici di cui perfortuna gode ancora Prodolone (passerebbe accanto a 4 chiese! ed e' solo un esempio). Per contro il primo tracciato attraverserebbe perlopiu' zone attualmente morte, senza case ne' campi ne' natura e quindi non darebbe fastidio a nessuno.
3) separazione di prodolone abitato da prodolone di campi: prodolone e' un paese dove l'agricoltura riveste un ruolo fondamentale. Il secondo tracciato staccherebbe i centri abitati dai campi rendendo difficili i tragitti degli agricoltori (che dovrebbero andare con il trattore proprio sulla strada in questione, dove invece dovrebbe scorrere il traffico pesante!!), e quasi impossibili le innocenti passeggiate o corse in bicicletta.
4) lato economico: se prima il secondo tracciato sembrava piu' economico (e non e' mai stato dimostrato), con il tempo e le successive modifiche ai progetti che si sono rese necessarie, il costo del secondo tracciato e' salito enormemente andando quasi a equiparare il primo.
Voglio, per il momento, e scusate se mi ripeto, evitare di scrivere opinioni in merito, e per questo mi fermo con il racconto che mi sembra basilare ma esaustivo. Alle opinioni ci penseranno i visitatori, lasciando i loro commenti.
Allego all'articolo, per ora, solo il Piano Struttura P.R.G.C. dove sono ben visibili entrambi i tracciati oltre a tutta la conformazione urbana delle zone interessate. (Formato PDF, pesa 2,6 MB).
Alessandro Mauro
Segue ulteriore reperto storico, invito a un incontro contro la circonvallazione, presiedeva prof. Gennaro Di Bisceglie.
Published on July 26th, 2020
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